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 ṭrïàca

significato in italiano: triaca o teriaca (antico medicamento di origine alchimistica costituito da centinaia di ingredienti, al quale si attribuivano poteri straordinari nella cura di moltissime malattie e come antidoto contro il morso dei serpenti; nel corso dei secoli è stata riproposta con formule diverse, pur presentando sempre, come base fondamentale, la carne di vipera), (traslato) forte paura, cacarella, inzaccheramento.
etimologia: dall'aggettivo greco "θηριακός" (teriakòs): concernente animali velenosi, che neutralizza gli effetti di un morso venefico.
note:
con l'occlusiva retroflessa sorda. Il segno di dieresi indica che la "i" e la "a" non formano dittongo, ma vanno pronunciate con uno stacco più marcato che in un comune iato, dando luogo ad una sorta di cesura all'interno della parola, con un accento secondario nella prima parte, l'accento principale nella seconda.
I significati traslati si giustificano, a nostro avviso, con il fatto che l'"acqua ṭriacale", cioè una soluzione a base di triaca, era considerata un salutare vermifugo. Ma l'abuso o le dosi esagerate potevano causare forti scariche diarroiche.
Modi di dire:

    • "vinire na ṭrïàca" o "pijare na ṭriaca": provare una grandissima paura
    • "fare a ṭrïàca": sporcare con spruzzi, schizzi di fango, (con costruzione pronominale) inzaccherarsi.

sinonimi, generici, analoghi: paùra, terrore, cacareḍḍa, frušciu, scàrica, tiarrea.

contrari, antonimi, inversi:curaggiu, fìcatu.


                                        IL CARTACEO

                                         


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